venerdì 13 maggio 2016

Star Trek e l'internazionalismo

In alcuni episodi di Star Trek si prefigura una realtà futura senza conflitti, nè brame per il profitto, dove l'essere umano spende il suo tempo per autorealizzarsi. Un mondo a suo modo totalizzante, senza le piccolezze e le miserie dei nazionalismi.
Questa visione deve aver condizionato gli animi delle persone illuminate a tal punto che, forse giustamente, non riescono ad immaginare un mondo futuro dove patria e amor di patria possano avere posto. Neanche io a dire il vero riesco a immaginare un mondo fatto di colonialismi e nazionalismi diversamente concepiti, ma qui sta il punto, questo non significa che debba cadere nella trappola dell'Europa, che nulla ha dell'utopia di Star Trek, ma è qualcosa di molto prosaico, ideato da gente poco disposta a farsi distrarre dalla utopie. Si sfrutta l'alone ideale di un nobile concetto per rifilarti una fregatura che ha come unico scopo quello di arricchire i già ricchi e impoverire i già poveri. 
Non c'è nulla da fare l'idea di Europa è tenace come una religione, non te la stacchi di dosso tanto facilmente.

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