lunedì 30 maggio 2016

Populista sarà tua sorella

di Nicodemo

Quando si vuole mettere fuori gioco qualcuno non serve la dimostrazione logica, occorre il trucco. Si prende una parola, le si da una valenza negativa a priori e poi la si usa come etichetta per contrassegnare quelli cattivi e sbatterli fuori dall'umano consesso. 
Accade in America con la parola socialismo (adesso il vecchio Bernie lo ha un po' rivalutato). Se ti accusano di socialismo ti devi difendere e basta, non serve dire: "beh, che c'è di male nel socialismo?". No, è scontato che se sei un socialista sei un elemento negativo. La stessa cosa avviene in in Italia e nel mondo libero europeo con la parola "populista", che è il concentrato della irresponsabilità, irrazionalità e ineleganza nella politica. Populista cattivo, io buono. La vera politica ovviamente, quella seria,  è quella dei Renzi, Napolitano, delle Boldrini, dei Grasso, dei capitani coraggiosi, della casta che raccomanda figli, nonni, nipoti e compagnia. Quella bordata di mostrine, circondata dell'alone polveroso delle sedi istituzionali (serie) dove la banda si ritrova, cardinali compresi. Ma dico, che responsabilità istituzionale ci può essere in questa gente che fa a pezzi lavoro e costituzione come segno imperituro di servilismo verso le oligarchie? La serietà sarebbe questa? Quella delle raccomandazioni, delle clientele, dei voti implorati a personaggi da galera a vita? Populismo? vogliamo parlare delle mancette da 80 euro e dei bonus bebè a 160 una tantum?
Sapete che vi dico, viva il populismo.

1 commento:

  1. renzim ed i leopodioti, ovvero: "la cacca che accusa l'acqua di colonia di puzzare perchè non si uniforma all'odore imperante".
    p.s. sono contento di essere un eversivo... pensa che bellezza, invece, per quelli che possono solo essere definiti dei quaquaraquà. (dedicato al ministrucolo dei beni culturali)

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