lunedì 13 giugno 2016

Grillo, Soros, la CIA e la perfida Albione


Grillo e il suo movimento sono un parto dei servizi segreti americani e anche se la loro creatura alla nascita aveva un indice di apgar da asfittico adesso è cresciuto bene. Grillo è finanziato da Soros per fare, as usual, una bella rivoluzione arancione che dia l'illusione di un ricambio della classe politica e un'oliata al sistema, tanto da renderlo più docile agli interessi degli americani e più spendibile nelle logge segrete di Bildeberg e Trilateral.
D'accordo ammettiamo che tutto questo sia vero, virgole comprese. Tutto vero, senza alcun dubbio, persino wikileaks ignora la cosa tanto è evidente di per sè, ma che ve na pare se votiamo la Raggi lo stesso e poi alla faccia di Soros, facciamo quello che ci pare e magari ci alleiamo con Putin? 
Scherzi a parte, come dice giustamente qualche compagno, dentro il M5S ognuno, comunista, fascista, razzista o ecologista che sia, porta con sè le proprie esperienze individuali di cittadino e molto spesso di attivista, e nella maggior parte di casi una buona dose di consapevolezza della realtà. Difficilmente un Soros o il capostazione della CIA in Italia potranno controllare un movimento così composito e variegato. Insomma se anche Grillo, Di Maio e Di Battista riscuotessero brevi manu un assegno dai servizi americani, inglesi e chissà chi altro e si mettessero il cappuccio in qualche conclave segreto, varrebbe comunque la pena di valutare un voto per gente come la Raggi e la Appendino. Se anche il loro background fosse tanto malefico, di certo, anzi di certissimo c'è quello del Pd è palesemente diabolico. Se si consegna Roma nelle mani di Giachetti e quindi del Pd, si consegna l'Italia intera a gente che tiene insieme corruzione, legami torbidi con ambienti criminali e mafiosi (vedi mafia capitale), concezioni leaderistiche a autoritarie della politica, privilegi odiosi di un sistema clientelare odioso, politiche contro i diritti del lavoro, demolizione del welfare e asservimento alle logicche austeritarie di un Europa a marcia tedesca, e scusate se mi fermo qui. Certo la Raggi non sarà l'inizio di una rivoluzione e sebbene l'evento di una sua vittoria (e di una sconfitta del Pd), abbia una carica simbolica notevole, altro ci vuole per cambiare radicalmente questo paese. Eppure se il Pd esce con le ossa rotta dalle comunali, anche il NO avrà una chance in più e potrebbe innescarsi un processo virtuoso, che non consentirebbe più marce indietro verso soluzioni di risulta che servono solo a lasciare le cose come stanno. 
Insomma perchè dare una mano a Renzi che oltre a malgovernare il territorio ci sta portando al disastro economico per fare piacere alle oligarchie europee? Per paura che lo zio Sam ci riduca a una sua colonia? Sbaglio o lo siamo già? Abu Omar e il Cermis insegnano. 
La Raggi e la Appendino che ne sanno di governo delle città. Molto meno di Caltagirone e della Fiat effettivamente.
Datemi retta alternative non ce ne sono e con Berdini e Montanari, se è vero che saranno nominati assessori, Roma ha una possibilità in più e l'Italia potrà respirare.

3 commenti:

  1. Non entro nel merito del post...solo una nota di colore: ad aprirlo e chiederlo una (ironica?) pubblicità elettorale di Fassino! Saluti.



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  2. Chiederlo sta per chiuderlo mannaggia.

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  3. "Se vuole fondare un partito lo faccia, vediamo quanti voti prende". Accontentato

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