di Franco Cilli
Psicosi e psicopatia
Qual è la differenza? In Law and Order direbbero lo psicotico non distingue il bene dal male, lo psicopatico invece si, e sceglie il male.Lo psicotico può commettere atti di violenza efferati, spinto da un voce interiore che lo persuade ad agire contro il genitore, il fratello, il vicino, maschere senza volto che nascondono subdolamente l'essenza del male. Lo psicopatico ha una visione della realtà non adombrata dal delirio e dalle allucinazioni imperative. E' un individuo senza cuore, senza empatia, capace di una crudeltà disinvolta e senza sensi di colpa, capace allo stesso tempo di mostrare un volto amico e preoccupato allo scopo di manipolarti.
Purtroppo la vulgata psicoanalitica e psichiatrica hanno reso lo psicopatico un soggetto traviato, vittima del sistema, incapace di sentimenti a causa di un trauma non elaborato e di una violenza subita che ha prosciugato la sua anima.
Natura e Cultura
La personalità si forma nei primi anni di vita e alla sua formazione concorrono fattori genetici e l'influenza dell'ambiente. Natura e cultura. Quale che sia l'origine del mostro, di mostro si tratta, di sordido manipolatore, grezzo e impulsivo e di una violenza cieca se poco dotato di intelletto, crudele e calcolatore, di una violenza sottile e discreta se di intelletto superiore. Manager di successo, medico, avvocato, giudice, marito violento, politico. Questo può essere lo psicopatico, sempre spinto a manipolare gli altri per proprio tornaconto, sempre pronto a tutto, whatever it takes.Solo da poco, grazie agli studi di psichiatri americani la natura del mostro è stata rivelata, e le teorie psicodinamiche e umanistiche, troppo giustificatorie e protese verso una comprensione irraggiungibile della natura del mostro, si da poterla redimere o...guarire, messe nel cassetto. Finalmente si è capito che certi individui sono irredimibili. La loro veste peculiare li rende elementi di un capitolo a parte della psichiatria.
Lo psicopatico, diversamente dallo psicotico non può essere curato. Non esiste cura " per come sei fatto". Non esiste una cura del tratto di personalità, fisso e irrigidito dagli anni e da una fisiologia irreversibile. Si può curare la malattia, ma non sempre la persona, intrappolata in un destino di apatia e disadattamento. Diversamente si può curare la persona, rendendola capace e adattata all'ambiente, pur nella sua febbre allucinatoria e nei suoi deliri. Non si può invece curare chi è pienamente ciò che desidera essere e ritiene un dono la capacità di infliggere crudeltà verso chi lo ostacola o gli impedisce di ricevere gratificazioni e successo personale. Questi individui, vanno riconosciuti per tempo, prima che possano nuocere. Vanno evitare le loro trappole seduttive e rinchiusi per sempre.
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