mercoledì 7 dicembre 2016

La sinistra, what else?

di Nicodemo


Potete credermi, nè l'esangue Giano bifronte Pisapia con il suo leccato sponsor Repubblica, nè i cantori della sinitra ontologica europeista e giammai il ritorno al nazionalismo demente e di destra anyway, potranno risollevare le sorti della sinistra. Una cosa del genere sinistra può avere forza e incisività se ha faccia tosta e se aggredisce al cuore il problema, cioè l'euro e la UE con i suoi trattati scellerati. 
Non starò qui a scimmiottare Bagnai nè a ripetere argomentazioni che ci convincano di ciò che tutti dovremmo sapere, e cioè che l'euro è una fregatura e che la UE è una trappola mortale. Se qualcuno non lo ha capito o finge di non capirlo non merita considerazione. Nessuna sinistra, che sia prudente e meditabonda, realista o incazzata, potrà mai avere voce in capitolo se non manda affanculo a caretteri cubitali e con un sonoro pernacchio questa Europa bastarda e il suo strumento di tortura, l'euro. 
Se, la sinistra, non metterà le mani sulle leve del potere nazionale, potranno passare ere geologiche prima che la il pendolo della storia oscilli verso una forma di economia meno oscena e schifosa di questa che dobbiamo sopportare. 
L'unica forza che la sinistra ha è la nazione. Non le resta che puntare sul piatto l'ingegno e la determinazione di una schiera di  coraggiosi e sfrontati nazional-populisti, per sperare di cambiare le sorti di questa guerra fra pezzi di merda in doppiopetto e plebe inselvatichita e senza anima. 
Credetemi.

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