sabato 28 ottobre 2017

Dagli a quel democratico di un fascista

di Nicodemo
 
Ieri ho partecipato per curiosità a un'assemblea cittadina dei 5S. Fascistissimi.
Gli emuli di Farinacci furbetti facevano parlare tutti, si esprimevano pacatamente, disquisivano in modo semplice di volontà popolare, cercando di metterti a tuo agio, come a un seminario filosofico a margine della sagra della salsiccia e parlavano di comunicazione e dinamiche relazionali fra una slide e l'altra, da far invidia alla scuola di Palo Alto. Gente che argomentava con diabolica astuzia di questioni serie, come le carenze nella sanità, lo sperpero di risorse pubbliche, la corruzione, ecc. tutto per mascherarsi da democratici e dissimulare la loro intima fascistaggine. Nessuno che interrompeva, nessuno che faceva comizi. Che furbi!
Ovviamente io indossavo un cappellaccio nero e la maschera di Zorro per non farmi riconoscere, e parlavo con accento svedese a chi mi rivolgeva la parola. Ho mantenuto  l'incognito, per smacherare questi ipocriti. Alla fine però mi sono fatto prendere anch'io nelle spire velenose di questi seduttori, arruffapopolo e  manipolatori  da scientology alla matriciana, e stavo quasi per comprarmi una gigantografia di Rousseau da mettere al posto di quella di Marx nella mia cameretta. 
Maledetti fascisti esaltati.

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